mercoledì 3 novembre 2010

In viaggio nei luoghi del "Trenino Rosso"



Durante le feste di Ognissanti, io, Grazia e suo marito Franco,abbiamo fatto un viaggio sul “Trenino del Bernina”: da Tirano a St. Moritz; da qui a Coira, capitale dei Grigioni ; da Coira a Maienfeld, un delizioso paese dove la scrittrice Johanna Spyri passava le vacanze da bambina e dove ha creato il personaggio di Heidi.
Abbiamo attraversato La Valposchiavo ricca d’acqua con le cime dei monti che si specchiano nel lago di Poschiavo, mentre sui pendii esposti al sole abbiamo ammirato gli estesi terrazzamenti coltivati a vite che formano un regolare infinito ricamo.
Più avanti, in prossimità del Passo del Bernina si incontrano in successione tre laghi, il Lago Bianco , il Lago Nero e il Lago Piccolo, quest’ultimo ,situato abbondantemente sopra i 2000 metri ,nel viaggio di ritorno l’abbiamo trovato completamente ghiacciato.
Dopo il passo si percorre la Val Bernina, dominata da foreste di pini e larici e ricca di estesi pascoli.
Dopo St. Moritz, è la volta della tratta dell’Albula,che in poco più di due ore conduce a Coira (Chur),in un susseguirsi di villaggi, campi coltivati , boschi di larici , abeti rossi e pini cembri dai bellissimi colori autunnali e pascoli punteggiati di mucche e pecore.
Da Coira in 15 minuti si arriva a Maienfeld, dal quale parte un sentiero in mezzo a vigneti ,a pascoli e versanti ricoperti di piante dagli stupendi colori autunnali che in quaranta minuti di tranquilla passeggiata conduce alla “casa di Heidi”, la casa dei nonni della scrittrice svizzera Johanna Spyri che nel 1880 creò il personaggio della famosa orfanella.
E’ una autentica e antica casa di montagna di pietra e legno, e varcare la sua soglia è come fare un viaggio a ritroso nel mondo contadino svizzero del tardo XIX secolo.
Dalla cantina-dispensa si sale nel soggiorno rustico che contiene una grande stufa che dalla parte dell’ingresso funzione da forno per il pane ;di lato c’è una delle camere da letto arredata semplicemente come una volta e la cucina con una massiccia stufa a legna a tre fornelli.
Tanti e vari gli oggetti antichi di uso quotidiano che vi sono conservati: strumenti per lavorare il legno, per il lavoro nei campi, per fare il formaggio, per raccogliere la frutta e il fieno, oggetti di cucina e biancheria semplice e rustica nelle camere.
Anche il sottotetto è sfruttato, sia come luogo di lavoro che di dispensa ;c’è un’altra camera da letto, e in un angolo il tavolino dove la scrittrice creava le storie di Heidi e dove è conservata una collezione dei suoi libri tradotti in molte lingue.
Luoghi stupendi: pascoli ondulati, alberi gialli ,rossi, arancioni, qua e la ancora verde cupo, vigne rossiccie e basse, casette da fiaba e paesi ordinati e accoglienti.
E nel viaggio di ritorno , neve abbondante, fresca e vaporosa che nella notte aveva coperto monti e versanti e reso indimenticabile il paesaggio nel quale l’unica nota di colore era,per lunghi tratti, il dispiegarsi delle carrozze “del trenino rosso”.

La prima immagine è della Val Poschiavo,la seconda è la"casa di Heidi".

3 commenti:

  1. E' vero è proprio la casa di Heidi. che meraviglia!

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  2. Che bei posti Giovanna. Pensando alla montagna, mi ritorna in mente ... quando siamo passati dal passo dello Stelvio, io, Marinella e Samuele, facevamo degli occhi come Bega. Ciao.

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